O viver mio noioso
Madrigale O viver mio noioso adversa sorte,Cerco l’oscurità fuggo la luce,Bramo la morte,Quel ch’ agli occhi altrui noce,A me riluce,Perché chiudendo lor,S’apron le porte,Alla cagin ch’al mio sol mi conduce.
Scherza nel canto
Madrigale Scherza nel canto e piace,Madonna hor poggia hor scende,Hor con veloce ed hor con lenta voce,Alletta e sface,Escon le note care,Da belle labbra, Ond’ ardo ogni hor si vago,Che all’udir ch’al mirar due sensi appago, O dolce variare,Pago in due modi hor sono,Godon gl’occhi ai Rubin, Gli orecchi al suono.
Ama ben dice Amore
Madrigale Ama, ben dice Amore,Gli occhi, il viso e le chiome,Di questa Dea, che Angelica beltate,Non sta senza pietate,Ma lasso il fero nome,Par che nel cor mi dica,Fuggi d’Amore e di pietà nemica,Barbara donna, che gli amanti ancide,E poi se ‘n burla e ride.
Stella che fra le stelle
Madrigale Stella che fra le stelle,Quasi un sol sedi,E con duo vivi soli,Al sol la luce,Et a me il cor involi,Se tu fra l’altre belle,Forse o men bello,O più cortese un poco,Cenere è tal che saria,Anchora foco.
Donna bell’e gentile
Madrigale Donna bell’ e gentile,Se il vostro sguardo mi mantiene in vita,Perché se te si avara in darmi aita,Perché da me torcete l’una,E l’altra fatal mia fida stella,Perché non soccorrete,Col vostro lume in tanta atra procella,L’umil mia navicella,Che nell’onda amorosa erra smarrita,Se il Sol di bei vostri occhi non l’aita.
Alma beat’e bella
Madrigale Alma beata e bellaChe a le quiete piumeSi, proprio mi mostrasteIl chiaro lumeQuando tornerà più si lieto il sonnoChe di voi mi conceda quel che tantiSospir tormenti e piantiInterceder ne gratiaUn qua non ponno,Deh se pietade mai pungergli il pettoCol sogno e con la mia benigna stellaRitorna a me soventeE si m’opprimaL’affannata mente che […]
Quanto sia liet’il giorno
Canzona (Prologo Clizia 1525) Quanto sia lieto il giorno,Nel qual le cose antiche,Son hor da noi dimostre e celebrate,Si vede perché intorno,Tutte le genti amiche,Si sono in questa parte radunate.Noi che la nostra etate,Nei boschi e nelle selve consumiamo,Venuti ancor qui siamo,Io ninfa e noi pastori,E gian cantando insieme i nostri amori.
Forse è cagion l’aurora
Madrigale Forse è cagion l’aurora,Di questo bel concento,Che fan le fronde ei ramie l’acque e’l vento,O con si dolce modo,Il Ciel Tarquinia honora,E per lei de la terra s’innamora,I’ odo o par mi, i’ odo la voce ella è pur dessa,Ecco Tarquinia viene, ella è pur dessa.
La luce occhi miei lassi
Madrigale La luce occhi miei lassi,che dava luce a voi fa giorno ad altri,Oscura notte a noi,Ond’io sovente canto,Così va,Ch’in altrui pon fede tanto.
Mentre l’aura spirò
Madrigale Mentre L’aura spirò nel verde lauro,Felice fu l’ardore,Con che m’accese il core,Che lieto all’ombra dell’amate foglie,Addolcia le mie doglie.Hor perché (lasso ohimè) secco ti vedo,Fors’è’l foco, che moveL’alma de’ sospir miei caldi et ardenti,Ma tu l’ira di Giove,Né’l fulmine paventi.Ahi per me secco, e ad altri verde, Io credo,Che sotto ai sacri rami un […]